Sono appena qualche decina ma già tutti parlano di loro.
Quarantenni, professionisti affermati ma anche artigiani e culturisti , sono le CAMICIE VIOLA, persone che si riconoscono nel pensiero e nello stile di vita del sindaco Silva.
"Sono troppo ignorante per capire il pensiero cricetale" ci dice Paolo Conazzi, 48 anni, commerciante e leader del movimento, " ma posso almeno seguire la persona che ha più successo e fama dopo i criceti" .
Le CAMICIE VIOLA hanno un loro statuto e l'associazione ha gia ottenuto la totale esenzione dalle imposte.
"Le richieste di adesione sono sempre di più , di questo passo dovremo chiedere al sindaco una struttura più ampia da contenerci tutti" sorride soddisfatto Conazzi.
Ma in famiglia cosa dicono ?
"E' una meraviglia ! Tutti si complimentano con me e vogliono imitarmi, mia moglie da Federica ora si fa chiamare l'Elefanta e ha imparato a barrire; solo mio figlio che ha tre anni si chiede perchè al babbo sono spuntate le sise"
E lei cosa cosa gli ha risposto?
"Che quando sarà più grande capirà. "
Ma le ha fatto male?
" No, due giorni dopo era gia a lavorare. Sono belle vero?"

E quali attività svolgono in concreto, come associazione, le Camicie Viola?

Per esempio fanno cortei e manifestazioni... La settimana scorsa a Broccaminore c'è stata una manifestazione di camicie viola e di suffraggette viola, a cui seguirà una raccolta di firma contro le brutte cose e le persone che vestono male.

Anche la giornalista di Raisquieak24, quella che aveva sempre la blusa arancione da cricetide, da oggi indossa una camicetta viola. L'arancione cricetide è per persone tradizionalisti, colti, che hanno il piacere di servire delle creature superiori (noi) e di pascersi con qualche briciola di sapienza.
L'arancione cricetide si sente libero quando ci serve devotamente.
Il viola è il colore del nuovo movimento pro silva, per chi si sente un teenager anche se ha 70 anni, per i progressisti, per chi è convinto che la libertà sia soddisfare tutti i bisogni che noi gli indichiamo che è giusto soddisfare.

Il cambiamento di casacca (molto frequente su chi lavora in televisione) può indicare un cambiamento (cosmetico ovviamente) degli orientamenti generali.

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